Buon 2008 !!
Tornerà anche l'aggiornamento su cosa succede nel mondo del DDS worldwide.
Riporto intervento richiestomi da Walter di Cagliari in merito alle difficoltà di creare un network DDS in città:
Personalmente (IO) mi sono occupato della gestione burocratica per l'installazione
di un network nella città di Treviso, la cosa si è svolta con una semplicità che mi ha lasciato sbalordito. Non esistendo un vero e
proprio regolamento riguardante la "pubblicità dinamica" la cosa viene gestita come un affissione straordinaria.
E' prevista una "tassa" comunale che varia secondo la zona (più o meno centrale), e i metriquadri coperti dallo schermo (ovviamente
comprensivo di cornice); nel caso specifico si trattava di video al plasma full HD da 42"di ultima generazione installati in vetrine nel
centro storico per un costo di 15,00€ x m/q al mese. Non è previsto l'uso di audio (competenza S.I.A.E) e in quel caso non usato.
Nel momento in cui pago ho l'autorizzazione ad esporre dei contenuti vari, che rientrano in un ottica civile (non offensivi, no pornografia).
E' necessario tenere copia visibile dell'autorizzazione vicino ai monitor. Niente più.
Questo caso è significativo perchè si fa visione sulla strada (in questo caso percorso pedonale, sulla strada con traffico di automobili
è vietato la proiezione di immagini in movimento), all'interno la cosa potrebbe cambiare al ribasso, in teoria.
La cosa è semplice. La cosa più difficile ritengo sia l'individuazione e lo sviluppo adeguato delle location dove creare il network, oltre al
contenuto visualizzato; vorrei fare un esempio chiarificatore: Iper di Verona (Iper è una catena nazionale di ipermercati di livello alto con al
loro interno una galleria dedicata ai negozi e boutique di qualità), sono installati poco meno di 20 schermi con sistema di gestione DDS,
la loro altezza e la loro dimensione è stata chiaramente sottovalutata, risultato.. quasi totale invisibilità. La scelta in quell'occasione sarebbe
stata più azzeccata con dei sistemi a terra e non sospesi (troppo in alto per motivi di sicurezza) magari mobili e schermi di dimensione
variabile, anche per dare motivo all'interesse dell'utente.. si chiama dinamico non solo per il contenuto che è variabile ma anche perchè si
ha la possibilità di intervenire dando una dinamicità agli schermi stessi.
Senza sottovalutare il fatto che con dei monitor a terra si ha le possibilità di creare interazione (attraverso dei touchscreen e dei software appositi,
già compresi in alcuni player da me commercializzati) tra utente e contenuto potendo dare dei feedback agli investitori (che tanto ne hanno bisogno)
e valore aggiunto al totem.
Marco Coccolo
www.taska.info
Marco Coccolo
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